28 marzo 2015
Per poter comprendere ciò che è avvenuto nella Santa Cena, prima del Venerdì Santo, bisogna essere capaci di offrirsi al dolore della Croce senza lamentarsi, senza odio, senza rivolta. Solo la comprensione della Croce, del mistero della Passione in quanto riscatto del male umano universale può aprire la finestra mistica dalla quale assisteremo al mistero della Santa Cena.
Dobbiamo essere liberi in noi stessi dai ricordi di famiglia, della patria, dei secoli passati, liberi da attese future, da riuscite, successi, matrimoni o consacrazioni, liberi da qualsiasi ieri, da qualsiasi domani, e domandare soltanto di sentire un poco il profumo, la vibrazione dell’eternità. Allora il mistero si svela e noi siamo colmati.
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